♥ PAOLO COLLINI LITOGRAFIA DUE DONNE SURREALISMO ITALIANO VINTAGE CON CORNICE

Codice prodotto: 123667612554

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Prezzo: 190,00€
 
   
               
    
   
       
           
               
           
           
               

LITOGRAFIA

Due Donne - Senza Titolo

Autore: Paolo Collini

Tecnica: Litografia

Tiratura: 59/100

Anno: anni 90

Firma in basso a destra, tiratura in basso a sinistra

Completo di elegante cornice in legno dorato

Dimensioni opera 40x55 cm

Dimensioni con cornice 63x83 cm

Buone condizioni come da foto

L’attività artistica di Paolo Collini si concretizza con la prima esposizione personale a Milano nel 1970. È infatti nella città dove è nato nel 1950 che comincia il suo rapporto con il mondo dell’arte che lo vede sin dagli esordi muoversi nell’universo del simbolico e del surreale.

Dopo il periodo di formazione in cui indaga particolarmente la pittura metafisica e le visioni dei maestri surrealisti, la sua ricerca si avvicina ad una visione oniricamente naturalistica alimentata da suggestioni romantiche che nascondono metamorfosi ed enigmi rivelatori di mondi interiori.

Durante gli anni ottanta si avvicina al “citazionismo”, corrente pittorica sviluppatasi in quegli anni, con una pittura ricca di architetture misteriose dove il “Mito” e il segno del “tempo sospeso” sono al centro della sua narrazione. E la casa-tempio è il fulcro dell’indagine e dove spesso,su profonde acque, vagano emblematiche figure alate che nascondono segreti inviolabili rintraccianti i segni di una classicità smarrita o forse perduta, inventandone altre allusioni e simboli.

Il suo amore per le atmosfere rarefatte si intensifica quando si avvicina ai collezionismo tedesco. In questo periodo, viaggiando spesso, abbandona i toni cromatici mediterranei, stregato dai colori freddi del Nord e dalle fronde misteriose della foresta nera. Svaniscono le tinte solari lasciando il posto ad una sorta di monocromia esangue con evanescenze azzurrine e luci nebbiose dalle trasparenze di madreperla. La nostalgia aleggia nelle sue opere, dalla profondità del suo spirito emergono creature archetipiche, simboli di bellezza immortale, e acque profonde come la notte dei tempi, acque che ritornano ossessivamente nelle sue composizioni: spesso si riferiscono ai silenzi del lago (dove in questo periodo ha uno studio) o del mare che per lui non è solo entità fisica, è molto di più: è simbolo dell’eterno femminino,di fertilità e di profondità insondabili ed enigmatiche.

Il seguito degli anni novanta vede trasformare il rapporto tra vero ed immaginario in Ricordo puro e mutevole, vagante tra Eros e Thanatos, Dolore gelido e dubbi eterni che oltrepassano le soglie del reale. Non a caso preferisce lavorare al calare del sole, quando il rumore del quotidiano lascia spazio alle riflessioni notturne, ascoltando le suggestioni della musica, mentre i confini tra realtà, memoria e sogno sono spesso indefiniti.

Nell’ultimo periodo il teatro della sua ricerca è la città e la sua periferia che diventano attraverso frammenti di immagini l’occasione per osservare l’individuo e ciò che lo circonda: si ha la possibilità di entrare in un “non luogo” dell’animo individuale in equilibrio tra la quotidianità, spesso subita, vissuta troppo velocemente e violentemente, e uno spazio proprio dove il tempo è immobile nel quale stare quanto si vuole, meditando ed emozionandosi per tornare al mondo del reale forse un po’ diversi da prima, certamente arricchiti e coinvolti come al ritorno da un viaggio.

La pittura di Collini è ormai da trent’anni oggetto di interesse da parte della Critica più attenta che lo ha invitato a numerose manifestazioni d’arte pubbliche e private tra cui alla Biennale di Venezia.

Ha tenuto più di ottanta mostre personali in Italia e all’estero recensite sui maggiori quotidiani e riviste. Tra le pubblicazioni dedicategli si ricordano le monografie: “Magie antelucane di Collini” di Riccardo Barletta (Ed. Ghirlandina, Modena), “L’enigma della nostalgia” di Mario De Micheli (Ed. Mondadori, Milano), “Dimore dell’invisibile” di Luciano Caprile (Ed. Vinciana, Milano) e “Paolo Collini” di Mauro Carrera ( MUP Editore, Parma 2015).

Vive a Milano e Londra.


ARTICOLO USATO 




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